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Anno IX - N. 313 - 28 febbraio 2005
Amministrazione digitale: leggiamo il parere del Consiglio di Stato
Ma il "Codice" non è da buttar via...
Procede a tappe forzate l'iter dello schema di codice dell'amministrazione digitale. Sono in arrivo i pareri delle commissioni parlamentari, dopo quello del Consiglio di Stato. Quest'ultimo contiene diverse osservazioni interessanti, ma sul tema del documento informatico mostra opinioni confuse e contraddittorie. Nessuna novità... 
La solita confusione sulla firma digitale (M. Cammarata)
Sotto la lente del Consiglio di Stato gli aspetti pubblicistici dello schema del codice: è necessario un maggior coordinamento tra le disposizioni emanate di recente.
La PA digitale nel parere del Consiglio di Stato (C. Giurdanella - E. Guarnaccia)
Il testo del parere del Consiglio di Stato sullo schema del codice

I contributi già pubblicati sul codice dell'amministrazione digitale

Finalmente chiare le norme sull'efficacia probatoria (M. Cammarata)
Amministrazione digitali: i problemi del documento informatico (M. Cammarata)
Effetti probatori: si torna ai principi del processo civile  1-3 (G. Buonomo)
L'identificazione nello schema del "codice": ancora problemi (M.C. - E.M.)
Amministrazione digitale: leggiamo il Codice 1-5 (C. Giurdanella - E. Guarnaccia)
Il disconoscimento della firma tra "diritto" e "fatto" (M. Cammarata)
E' utile la presunzione di utilizzo del dispositivo di firma (L. Neirotti)
Amministrazione digitale: cosa resta della funzione documentaria (M. Guercio)
La Gazzetta on line si può e si deve fare (M. Cammarata)


Telecomunicazioni

Si attendono le motivazioni della sentenza del TAR nella causa antitrust che ha visto Telecom Italia condannata a pagare una sanzione di proporzioni eccezionali, (ora sospesa in via cautelare) vista la rilevanza della questione per lo sviluppo del mercato delle telecomunicazioni e del futuro dell'intera società dell'informazione.
L’ex monopolista e i 152 milioni della discordia (C. G.)


Segnalazioni

Internet e sistema delle tutele (Milano, 7 marzo)


Ancora in primo piano

Norme in Rete, una lacuna del "Codice" (N. 312 - 21 febbraio)
Posta certificata, l'anello che mancava (N. 311 - 10 febbraio)
Lo schema del "Codice dell'amministrazione digitale"
Brevetti software,
un passo avanti
Bruxelles 2 febbraio.
La Commissione giuridica del Parlamento 
europeo ha votato 
all'unanimità, con la sola astensione del francese Rochard (relatore di 2. lettura), la richiesta alla Commissione di una 
nuova proposta sulla brevettabilità del software. Azzerando quindi il processo legislativo compiuto 
fino ad oggi!
Il numero speciale

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