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Professione giornalista: nuovi media, nuova informazione
15.11.01

23° Congresso Nazionale della Stampa Italiana
Con il patrocinio dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti

Professione Giornalista: Nuovi Media, Nuova Informazione
Convegno Internazionale

Sabato 24 novembre - dalle ore 10.30 alle ore 18.30 - Hotel Serena Majestic - Montesilvano (Pescara)
L'ingresso al Convegno è libero

e-mail: thouart@tin.it 
sito web: www.e-journal.it

Il Nuovo Giornalista, tra Guerra e Pace

Un mio grande amico dice che l'imprevisto ha bisogno di una lunga preparazione.
Non è mai stato vero come oggi.
Sono scoppiate rivoluzioni sociali, politiche, religiose, tecnologiche, solo apparentemente improvvise.
Quest' imprevisto è stato a lungo preparato, non solo dai disperati strateghi del dolore, ma anche da secoli di nostra ignoranza, speculazioni egocentriche e miopie politiche, che ci si sono riversati addosso insieme alle macerie e ai morti delle Twin Towers.
Li vediamo in tv, sulle pagine dei giornali, i volti del dolore, della fame, dell'abbandono. Ci fanno male dentro, ma, dopo un attimo, siamo già assuefatti alle nuove dosi di pericolo e di orrore.
In un momento in cui regnano follia e dimenticanza, il giornalista è chiamato in prima linea a rappresentare l'intelligenza, l'equilibrio, la libertà. L'informazione del Terzo Millennio, come recita il manifesto del 23° Congresso Nazionale della Stampa Italiana, ha la missione di affermare i diritti (e quindi i doveri) della categoria; di difendere le libertà e promuovere una crescita, senza la quale potrebbe essere chiamata libertà qualsiasi prevaricazione; e infine tutelare tutti i giornalismi, per il bene della collettività, che ha diritto di essere informata correttamente e non indottrinata.
Oggi poche professioni sono sottoposte quanto quella del giornalista alle pressioni e alle aspettative del mondo circostante. Ci si aspetta che sia esperto, consulente finanziario, ideologico e spirituale; avvocato, mediatore, comunicatore, pubblicitario, insegnante, detective, delatore, poliziotto, giudice. Provocatore e pacificatore allo stesso tempo, capace di dichiarare guerra ai vecchi errori e contemporaneamente contribuire alla costruzione di nuove fondamenta di pace. Un compito ingrato, ma esaltante.
Il giornalista si è trovato oggi in scena, di fronte ad una platea col fiato sospeso, pronta ad applaudire o fischiare. L'entertainment è stato costretto a passargli, almeno in parte, il testimone. Le luci si sono accese sulla cosiddetta realtà, che ha, per ora, ben poco di umano.
Senza informazione non viviamo più.
I fatti degli altri hanno cominciato ad essere nostri. L'interconnessione non è più un optional, ma una necessità economica, culturale e persino psicologica. Entrano nel nostro vocabolario centinaia di nuovi termini, mutuati dall'informatica e dal marketing americani, ma anche dalla storia, dalla geografia e dalla religione di paesi a noi poco conosciuti. E' solo il primo passo di un cammino che ci porterà a parlare una sola lingua. Un aspetto molto importante della globalizzazione.
Chissà quanto tempo deve ancora passare. Chissà se a quel punto ricorderemo che siamo tutti abitanti di un solo, piccolo mondo incastonato in uno sconfinato universo. Oggi abbiamo ancora tutti bisogno di capire, di fare un consuntivo, operare nuove sintesi; fare il punto sui nostri valori, vecchi e nuovi.
Abbiamo tutti bisogno di un vero, nuovo inizio.

I Relatori

Giornalisti della Federazione Nazionale Italiana della Stampa e dell'Ordine; direttori delle principali testate on-line; imprenditori; esperti; comunicatori; politici; antropologi; uomini di cultura.
Alcuni tra i nomi confermati (in ordine alfabetico):

Marco Barbieri, direttore di .Com;
Manlio Cammarata, direttore Interlex;
Emilio Carelli, vicedirettore Tgcom-Mediaset;
Alberto Contri, Consigliere d'Amministrazione Rai;
Derrick de Kerckhove, antropologo, direttore Mc Luhan Program-Università di Toronto;
Mauro Del Rio, presidente Buongiorno.it;
Sergio Luciano, direttore Il Nuovo.it;
Rosella Migliavacca, Direttore Relazioni Esterne e Comunicazione Yahoo Italia;
Matteo Montan, direttore editoriale di Buongiorno.it;
Roberto Morrione, direttore Rai News 24;
Joaquin Navarro Valls, portavoce del Sommo Pontefice;
Gianluca Nicoletti, direttore RaiNet;
Elserino Piol, imprenditore;
Paolo Ruffini, direttore dei GR-Rai;
Dom Serafini, direttore VideoAge;
Elia Zamboni, direttore radio24-Il Sole 24ore.

I Temi del Convegno

Il tema centrale del Convegno è l'Uomo, fornitore o fruitore d'informazione, entrambi proiettati verso una crescita che è tecnica, ma anche personale.
La rivoluzione industriale ha automatizzato certi lavori; quella digitale promette di affrancarci dai compiti più ingrati della professione; di lasciarci più liberi, ma anche di costringerci a nuovi, più alti, imprescindibili doveri e coraggi, cui non è possibile sottrarsi di fronte allo straordinario compito e alla responsabilità che l'informazione ha in tempi così difficili.

Altri temi

  • Il contagio e la convergenza della carta stampata, della radio, della televisione, della trasmissione dati, di Internet.

  • Il nuovo mercato di contenuti: i content provider, content management system

  • Un giornalismo di qualita', piu' specializzato, piu' approfondito, che padroneggi la tecnologia e costruisca un migliore scambio con il pubblico

  • Verso una nuova deontologia

  • Le nuove figure professionali delle redazioni multimediali. Nuove fonti, selezione e confezionamento delle notizie. E la mediazione del giornalista?

  • La legge 62/01, sulla registrazione delle testate online

  • Lo stato dell'arte dell'ICT (Information & Communication Technology)

  • Uso di internet su apparecchi senza fili (dai PDA agli Smart Phones, ai nuovi apparecchi tipo palmtop)

  • ·Digital Divide. Il divario tecnologico, ovvero la divisione tra paesi interconnessi e paesi esclusi; tra paesi ricchi e paesi poveri

  • Sicurezza informatica, profilazioni utente e protezione della privacy

  • Software libero o proprietario?

  • Le sorprese che imprenditori, editori, uomini di governo e persino il Papa preparano per noi tramite le rivoluzioni che l'Internet rende possibili

  • L'annoso tema dell'accesso alla professione, che coinvolge le Scuole di Giornalismo e le Università

  • Lo straordinario ruolo di un Online, di cui continuamente si scrive il necrologio, ma che sta cambiando il volto e l'organizzazione del villaggio globale. Gallina dalle uova d'oro o parente povero, Internet è per tutti un must imprescindibile, un insuperabile canale di distribuzione dell'informazione.

Il Sito

Sul sito dedicato, www.e-journal.it, sarà possibile avere tutte le informazioni sul Convegno Professione Giornalista: Nuovi Media, Nuova Informazione e sui relatori, le loro schede biografiche e gli articoli sul tema; tramite il forum, porre domande, cui verrà data risposta durante il convegno stesso, o inviare contributi al dibattito. Dal 24 novembre, sarà possibile seguire l'evento sul sito, ascoltare interviste più approfondite, curiosare tra le novità del settore.

Tutti i colleghi interessati a portare un contributo d'idee e di esperienza sono caldamente pregati di contattarci allo
085 4221253 oppure all'indirizzo e-mail thouart@tin.it