Pagina pubblicata tra il 1995 e il 2013
Le informazioni potrebbero non essere più valide
Documenti e testi normativi non sono aggiornati

 

 Recensioni

Alan Cooper
Il disagio tecnologico
Perché i prodotti high-tech sono così difficili da usare e che cosa fare per migliorarli
Apogeo, Milano, 1999
pp. XVII-300 L. 39.000

Sapete perché non vi riesce mai di programmare il videoregistratore per dopodomani o perché un computer funzionante alla perfezione può far cadere un aereo? L'autore di questo libro risponde: "Perché chi ha progettato il software non è partito dal design dell'interazione".
Alan Cooper non è esattamente l'ultimo arrivato in materia di programmi informatici: è il "padre del Visual Basic", e scusate se è poco. In questo libro Cooper spiega perché è così difficile usare il software e perché sfruttiamo una piccolissima parte delle sue funzioni. Non dipende dalla nostra incapacità di apprendere le basi del suo funzionamento, cioè dal cosiddetto "analfabetismo tecnologico", ma dal modo in cui viene prodotto, che non tiene in nessun conto le esigenze dell'utente, per favorire la rapidità della scrittura del codice e il suo lancio commerciale.

Un libro spietato, che nella prima parte mette a nudo alcuni aspetti poco conosciuti dell'industria del software e sbugiarda senza perifrasi i proclami degli uomini di marketing: una lettura inquietante, ma spesso divertente, grazie anche all'efficace traduzione di Andrea Monti.
La seconda parte spiega come si dovrebbe scrivere il software partendo appunto dal "design dell'interazione" ed è evidentemente dedicata soprattutto agli addetti ai lavori. Che, come è noto, non sono grandi divoratori di libri e probabilmente non la leggeranno. Peccato!

(M. C.)