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 Pubblica amministrazione e open source

Contro i tentativi di burocratizzare la Rete 
Comunicato del Senatore P. Milio - 07.12.2000

INTERNET E FINANZIARIA: SEN. PIETRO MILIO (LISTA PANNELLA) CHIEDE ACCESSO GRATUTO AI SERVIZI TELEMATICI DELLA PA E "FREE SOFTWARE".


Roma 4 dicembre 2000 - Il Sen. Pietro Milio (Lista Pannella), già promotore nel 1998 di 5 disegni di legge sulla telematica e in queste settimane impegnato a contrastare l'assurda legge sui nomi a dominio, ha presentato in finanziaria un emendamento su internet.
Due i punti qualificanti dell'iniziativa.
Il primo chiede che sia reso gratuito l'accesso per via telematica ai servizi della Pubblica Amministrazione. In questo modo si agevola in senso democratico l'avvicinamento dei cittadini alla PA.
Il secondo punto riguarda il cosiddetto "free software". Attualmente, la PA è praticamente soggiogata al monopolio della Microsoft
Esiste però un modello, definito open source o software aperto, di diffusione dei sistemi operativi e dei programmi caratterizzato da due elementi essenziali: il primo è la diffusione del "codice sorgente", cioè delle istruzioni scritte per far funzionare le macchine, che consente l'adattamento dei programmi alle varie esigenza, senza bisogno di acquistarne sempre di nuovi per essere aggiornati; il secondo è la gratuità o il basso costo dei codici stessi e delle soluzioni applicative che su tali codici sono sviluppate.
Milio chiede al Governo di adottare questo nuovo sistema tenuto conto dei possibili risparmi di spesa e delle opportunità di sviluppo della produzione di software nazionali.

Ha dichiarato il Senatore Milio: "Sono profondamente convinto che internet offre e rappresenta nuove opportunità di democrazia. Anche per questo con gli emendamenti in finanziaria intendo promuoverne lo sviluppo e la diffusione. Noi radicali in queste ore siamo impegnati dal sito www.radicali.it nelle prime elezione on line di dirigenti dell'area radicale offrendo ai cittadini la possibilità di partecipare alla vita politica del Paese in forme sicuramente nuove ma soprattutto più libere. Proprio perché nuovo territorio di libertà dobbiamo scongiurare ed evitare i tentativi liberticidi tutti italioti di burocratizzazione della rete come sta avvenendo ad esempio con la legge sui nomi a dominio al Senato e con la legge sulla stampa alla Camera."