Il software libero esce dagli
scantinati
Comunicato della Free Software Foundation Europe - 03.07.03
Il rapporto della Commissione ha sdoganato il software libero, indicandone
i vantaggi per la Pubblica Amministrazione e riconoscendo come sia oggi
discriminato dai meccanismi di appalto in vigore.
Con la pubblicazione dell'indagine conoscitiva sul software a sorgente aperto
nella PA da parte dell'omonima Commissione, l'Italia potrebbe iniziare il
percorso verso un uso predominante di software libero che altre nazioni
europee (Spagna, Germania e Franca in primis) hanno iniziato da tempo.
«Già da molti anni molte PA utilizzavano software libero "negli
scantinati" per i propri servizi informatici. Ora il MIT ha fatto un
passo importante riconoscendone ufficialmente il valore tecnico e sociale»
commenta Stefano Maffulli, audito dalla Commissione durante i lavori in quanto
presidente della sezione italiana della FSFE. «La volontà di istituire un
forum permanente sottolinea l'importanza del software libero non solo per le
PA, ma anche per le aziende, le associazioni e il mondo accademico».
Il rapporto appena pubblicato riporta alcune stime sulle somme spese dalla PA
centrale e locale nel settore ICT che la FSF Europe sta analizzando.
«E' interessante notare che la spesa per le sole licenze software dei sistemi
operativi "desktop" della PA italiana si aggiri (secondo stime della
commissione) almeno sui 100-150 milioni di Euro», continua Maffulli.
«Sebbene tale cifra sia indicata come il solo 6% del totale, in termini
assoluti è 5 volte l'importo del finanziamento elargito per lo sviluppo della
banda larga, cioè il doppio degli investimenti per la formazione di docenti
nella scuola italiana alle nuove tecnologie (corsi "ForTIC"). Questi
capitali, invece di essere reinvestiti nelle aziende nazionali e creare
occupazione, vengono dirottati fuori dall'Italia e dall'Europa».
«La proposta centrale del documento è l'adozione della "giustificazione
economica degli investimenti", ivi abbreviata come "value for
money", meccanismo più adatto ad un'azienda che ad uno stato
democratico» nota Alessandro Rubini, membro della FSF Europe e programmatore
GNU. «Le garanzie per il cittadino, la trasparenza delle procedure, la
valenza didattica e l'autonomia della ricerca sono questioni affrontate e ben
discusse, ma sempre poste in secondo piano rispetto ad un "value" e
un "money" il cui uso esemplificato privilegia la fedeltà coatta ad
un fornitore proprietario».
Il rapporto della Commissione è pieno di buoni propositi a favore
dell'adozione in via preferenziale di software libero da parte della PA, ma le
"Linee guida per l'acquisizione di beni e servizi IT" contengono
suggerimenti controversi.
La FSF Europe spera che i risultati dell'analisi condotta dal MIT siano usati
in maniera intelligente e si apra finalmente la strada all'adozione
generalizzata e preferenziale di software libero nella PA come già succede in
altre nazioni europee.
La pubblicazione del rapporto arriva in un momento cruciale della FSF Europe
che vedrà il raduno annuale del gruppo europeo proprio in Italia a Milano dal
19 al 23 Giugno prossimi. E` in programma un dibattito all'Università Bocconi
di Milano in cui il presidente europeo, Georg Greve, e Alessandro Rubini
esporranno spunti per discutere di modelli economici e sostenibilità
economica del software libero.
Che cos'è la Free Software Foundation Europe
La Free Software Foundation Europe (FSF Europe) è una organizzazione non
governativa senza fini di lucro che si dedica a tutti gli aspetti del Software
Libero in Europa. L'accesso al software determina chi può far parte di una
società digitale. Quindi la libertà di usare, copiare, modificare e
redistribuire software, come descritto nella definizione di Software Libero,
permette parità di partecipazione nell'era dell'informazione. Portare
all'attenzione del pubblico questi temi, dare solide basi politiche e lagali
al Software Libero e assicurare libertà alle persone supportando lo sviluppo
di Software Libero, sono temi centrali per la FSF Europe, che è stata fondata
nel 2001 come organizzazione sorella della Free Software Foundation
statunitense.
Per maggiori informazioni: http://www.italy.fsfeurope.org/
Maggiori informazioni per la stampa sono disponibili su: http://fsfeurope.org/press/ |