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 Commercio elettronico

Sistemi di pagamento per il commercio elettronico - 3
di Claudio Rotunno - 29.11.2000

5. Sistemi token based: la moneta elettronica.

Quando si parla di questo strumento di pagamento lo si deve intendere sia come moneta elettronica su file che come moneta elettronica su smart card.
Viste le numerose affinità tra le due forme di moneta elettronica, preferiamo trattarle insieme. Ribadiamo comunque che, mentre quella su file prevede il coinvolgimento di un intermediario per ogni transazione, quella su smart card è assimilabile al comune denaro contante.
In tale ultima ipotesi, infatti, all'ente emittente ci si rivolge solo nei momenti iniziali e finali di utilizzazione della carta.

Si fa ricorso al termine borsellino elettronico quando si attribuisce un valore in denaro a determinate informazioni memorizzate, sotto forma di bit, su una smart card. Recentemente la Commissione ha affermato - in una comunicazione al Consiglio e al Parlamento Europeo (Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento Europeo COM (2000) 36 del 31 gennaio 2000, denominata "I pagamenti al dettaglio nel mercato interno"), e dopo aver premesso che l'esame del ruolo dei servizi di pagamento ai fini dello sviluppo del commercio elettronico verrà esaminato in altra sede - che attualmente, in mancanza di norme tecniche comuni e di accordi tra i sistemi, l'uso di un borsellino elettronico per pagamenti transfrontalieri non risulta agevole quanto l'utilizzo di valuta estera. Esempi di portamonete elettronici sono Prime Visa Cash e Mondex.

Quest'ultimo è un sistema sviluppato dalla Mondex International Limited, società creata da un gruppo di enti (tra cui numerose grandi banche) di vari continenti nel luglio del 1996.
L'idea chiave di Mondex è quella di fornire un'alternativa al denaro contante che - nonostante la diffusione di carte di credito e di debito - rimane la forma di pagamento universalmente accettata, anche perché, laddove esistono norme come l'art. 1277 del nostro codice civile, esso rappresenta l'unico modo d'estinzione delle obbligazioni pecuniarie (per la particolare situazione venutasi a creare in Italia a seguito dell'entrata in vigore del D.L. n. 143 del 1991, si veda il comma 1 ter dello stesso decreto).

Alcune delle caratteristiche tipiche del denaro contante sono la capacità di offrire un trasferimento istantaneo di valore, e di rendere possibili con facilità pagamenti da persona a persona.
La Mondex Card si presenta come una carta a microprocessore che funziona da borsellino elettronico. Sul chip viene infatti memorizzato un determinato importo monetario che rimane così conservato. Ad ogni utilizzo nei pagamenti per acquisti di beni o servizi o nei trasferimenti ad altre Mondex Card, tale importo andrà man mano a decrescere.
Sono note le caratteristiche di sicurezza insite nelle smart card. Si pensi alla capacità di resistere ad attacchi di tipo fisico, ma si immagini anche la possibilità di subordinare l'accesso alle funzioni della Mondex Card alla digitazione di un codice personale sul lettore della carta presente, ad esempio, nel punto vendita dove effettuiamo un acquisto.

I detentori della Mondex Card possono immagazzinare l'importo monetario desiderato - che per motivi di sicurezza non può comunque superare un determinato valore, che varia da stato a stato - presso degli sportelli o telefoni appositamente progettati secondo le specifiche tecniche fornite da Mondex. È possibile immagazzinare fino a cinque valute contemporaneamente. I pagamenti avvengono molto facilmente, proprio come nel caso del denaro contante. Si tratta, infatti, di semplici trasferimenti di valore monetario.
Tra i vari mezzi posti a protezione della sicurezza del "caricamento e dello scaricamento" della Mondex Card, c'è l'uso della crittografia. Quest'ultima è presente sotto forma di una chiave crittografica operativa affiancata ad altre di riserva, le quali vengono attivate quando vi sia necessità al fine di rendere inutili i tentativi di estranei di forzare tali codici.

Come ben sa chi conosce anche solo i fondamenti della crittografia, le chiavi non sono in assoluto sicure, ma occorre un grande dispendio di denaro e/o di tempo per poterle violare (la Crittografia viene messa in relazione e a confronto con la Crittanalisi, essendo due scienze che perseguono degli obiettivi contrapposti: la prima cerca di rendere sicure le informazioni e la loro comunicazione; la seconda tenta di sbaragliare tale sicurezza. Nel Glossario dei Termini Crittografici di cui al sito www.cdt.org, viene spiegato che la Crittologia raggruppa lo studio di entrambe le scienze di cui su).
Su questo presupposto si basa la previsione di un limite massimo immagazzinabile su una singola Mondex Card. Se un malintenzionato si trova tra le mani una carta con 500 dollari di valore, ma sa che ha bisogno di centinaia di migliaia di dollari di tecnologia e di chissà quanto tempo per riuscire a contraffarla, desisterà sicuramente da tale idea.

Legato all'aspetto della sicurezza è quello della capacità di Mondex di garantire la riservatezza e quindi l'anonimato nelle transazioni. Questo è importante, come abbiamo visto, anche per evitare che si possa ricostruire il profilo e le abitudini di acquisto dei vari utilizzatori. Come vedremo più avanti c'è anche un'altra faccia su questa medaglia, rappresentata soprattutto dai possibili utilizzi a scopo di riciclaggio di denaro di provenienza illecita. Ecco perché è comunque previsto che la banca, di fronte a richieste provenienti ad esempio dalla magistratura, possa fornire tutte le necessarie informazioni allo scopo di identificare l'utilizzatore di una determinata Mondex Card.
Sono profili come quest'ultimo che hanno probabilmente convinto la Commissione europea - si vanta la Mondex International - ad accogliere con entusiasmo il sistema in esame.

Uno dei grandi vantaggi dell'utilizzo di borsellini elettronici nei pagamenti è che, a differenza ad esempio dei tradizionali assegni, il commerciante riceve il valore di cui è creditore istantaneamente. Tale valore viene infatti prelevato dalla carta a microprocessore e trasferito sul terminale del venditore, il quale potrà poi connettersi in rete alla banca per depositarlo sul proprio conto corrente o potrà accumularlo su una propria smart card da scaricare poi presso appositi sportelli bancari.
A differenza dei pagamenti con carta di credito, non occorrono autorizzazioni e identificazione delle parti.
La Mondex card si adatta a transazioni che possono oscillare da valori bassi a valori elevati, l'unico limite essendo rappresentato - come già abbiamo visto - dal valore massimo immagazzinabile nella carta.
È previsto l'uso delle Mondex cards per gli acquisti su Internet, con il grande vantaggio che di tali utilizzazioni non rimane traccia. L'anonimato è così garantito.

6. Senza supporto fisico

Anche quando si prescinde da un supporto fisico e si immagazzinano le informazioni nella memoria di un PC, si rientra sempre nel concetto di moneta elettronica. Un esempio di questo tipo è eCash. La eCash Technologies, Inc., lo scorso 17 agosto 1999, ha annunciato l'acquisizione delle tecnologie della DigiCash Inc.
Tra queste ultime è di assoluto rilievo lo schema denominato blind signature.
Nello spiegare il funzionamento di eCash vengono subito in evidenza le analogie con le banconote tradizionali: esse possono essere ritirate da un conto di una banca; il loro possesso può essere trasferito da una persona ad un'altra. Una differenza sta nel fondamentale ruolo svolto da una banca "elettronica", ruolo che è tuttavia molto discreto, quasi impercettibile.

Alla moneta elettronica, ossia alle informazioni che passano dalla banca al proprio cliente, viene attribuito un certo numero di serie. La banca appone la propria firma digitale a tale moneta, che viene quindi registrata sull'hard disk del cliente.
Bisogna comprendere che, in realtà, sarebbe preferibile parlare di monete elettroniche (al plurale), in quanto ogni sequenza di dati rappresenta un certo valore, cui è attribuito un certo numero di serie. Il software che viene fornito al cliente si occupa quindi della gestione di ciascuna delle monete elettroniche.

Analizzato il processo con cui un cliente può rifornirsi, da un conto bancario, di moneta elettronica, vediamo ora come tale moneta può essere spesa per effettuare acquisti. Il software viene di nuovo coinvolto per scegliere - tra le monete a disposizione sull'hard disk - quali utilizzare e trasmettere al venditore, in base al valore necessario per l'acquisto. Una volta che le monete digitali giungono al venditore, da qui queste vengono subito inviate alla banca dell'acquirente affinché si possa iniziare una verifica riguardo alla spendibilità di tali monete. Interrogato il proprio database, la banca è in grado di informare il venditore circa la validità delle monete a lui fornite. Se l'esito della verifica è positivo, il venditore verrà infatti informato dell'avvenuto deposito delle monete. Cruciale, in questa fase, è perciò il numero di serie.