Pagina pubblicata tra il 1995 e il 2013
Le informazioni potrebbero non essere più valide
Documenti e testi normativi non sono aggiornati

Commercio elettronico

Troppe autorità per la vendita on line di servizi finanziari

di Paolo Ricchiuto* - 05.03.08

 

Per chiudere il cerchio degli interventi pubblicati negli ultimi anni da questa rivista in materia di commercializzazione a distanza di servizi finanziari ( vedi Tutela del consumatore nella vendita on line di servizi finanziari e L'attuazione della direttiva sulla vendita on line di servizi finanziari è necessario dare conto degli ultimi, sorprendenti sviluppi normativi sul tema.

In passato, nell’ambito della più generale area delle vendite a distanza, quella avente ad oggetto servizi finanziari (prodotti bancari, assicurativi e finanziari puri) è stata regolamentata con una disciplina specifica: al DLGV 185/99 sulle vendite a distanza, si è infatti affiancato, seppure con un notevole ritardo, il DLGV 190/05 (sui problemi di coordinamento emersi medio tempore, vedi gli interventi sopra citati).

Ora, in sede di approvazione del codice del consumo, tale divaricazione regolamentare aveva trovato piena conferma: abrogato il DLGV 185/99, gli articoli 51 e seguenti del codice ne avevano infatti sostanzialmente assorbito l’impianto, disciplinando da un lato la materia generale della vendita a distanza, ma esplicitamente escludendo, dall’altro, l’operatività delle norme laddove il bene commercializzato fosse un servizio finanziario: anche all’esito della emanazione del codice del consumo, dunque, la materia è stata per un lungo periodo regolata da una normativa a parte, il già citato DLGV 190/05.

Bene: con una scelta in totale controtendenza rispetto alle linee di fondo già seguite prima in sede europea e poi a livello nazionale, il nostro legislatore ha invece da ultimo scelto di inserire nel codice del consumo anche la disciplina relativa alla commercializzazione a distanza di servizi finanziari. Il decreto legislativo 23 ottobre 2007, n. 221 pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 278 del 29 novembre 2007, ha infatti abrogato il DLGV 190/05, ed ha introdotto nel Codice del consumo la sezione IV – bis, composta dagli articoli 67-bis e seguenti.

Detto articolato, nella sostanza, richiama i medesimi principi già dettati dal DLGV 190/05: continuano dunque ad essere previsti oneri ed obblighi più pressanti per colui che collochi a distanza non già un semplice bene di consumo, bensì un prodotto come quello lato sensu finanziario, le cui caratteristiche sono potenzialmente molto più pericolose per un consumatore.

L’importanza della indicata operazione di risistemazione, allora, non sta tanto nei contenuti, rimasti praticamente immutati, quanto piuttosto nel fatto in sé di aver ricondotto anche l’ambito delle vendite a distanza di servizi finanziari nel corpus normativo del codice del consumo, opzione certamente ispirata da una apprezzabile finalità di semplificazione organica del quadro normativo afferente le tutele del consumatore.

Si tratterà, ora, di valutare gli impatti e le conseguenze di tale soluzione, che si rivelano non sempre coerenti e lineari con il tessuto regolamentare di fondo: a solo titolo esemplificativo, basti pensare alla necessità di coordinare le norme appena indicate con quelle recentemente introdotte sempre nel codice del consumo dal DLGV 146/07 in materia di cosiddette "pratiche commerciali scorrette" (il cui regolamento attuativo è stato emanato in data 06.12.07). Per contrastare dette pratiche, poteri estremamente invasivi sono rimessi all’Autorità per la concorrenza ed il mercato: ecco dunque che ai compiti di controllo sulle attività degli intermediari finanziari, storicamente rimessi agli organi di vigilanza "istituzionali" (Banca d’Italia; Consob; Isvap), si vengono ad affiancare prerogative ispettive molto forti anche da parte di una ulteriore autorità. E’ chiaro il rischio di potenziali sovrapposizioni, i cui effetti sono tutti da scoprire.
 

 * Avvocato in Roma

Inizio pagina  Indice della sezione  Prima pagina © InterLex 2008  Informazioni sul copyright