Pagina pubblicata tra il 1995 e il 2013
Le informazioni potrebbero non essere più valide
Documenti e testi normativi non sono aggiornati

Diritto d'autore

L'arroganza dei "padroni delle idee" 

06.07.06

 
Una e-mail del presidente della FIMI – Federazione Industria Musicale Italiana e della FPM – Federazione Contro la Pirateria Musicale, Enzo Mazza, chiede una rettifica della notizia apparsa come "ultim'ora" nell'articolo Diritti degli utenti, qualcosa si muove pubblicato sul numero scorso.
Mazza afferma che la lettera inviata dalle associazioni a varie autorità non può essere una risposta all'interrogazione Acerbo_Folena sul "Patto di Sanremo", poiché è datata 16 giugno, mentre l'interrogazione è del 20. E si chiede se mai non sia vero il contrario: l'interrogazione come risposta alla lettera?

Sta di fatto che la missiva è stata fatta girare dopo la presentazione dell'interrogazione... ma non è questo il problema. Il problema è nei contenuti della lettera, puntualmente commentati da ALCEI nel comunicato che pubblichiamo in questo stesso numero.

Da oltre un decennio l'industria dei contenuti investe cifre ingenti in una "lotta alla pirateria" che non sembra sortire risultati apprezzabili. Pesanti azioni di lobby sui legislatori (con ripetuti tentativi di attribuire agli internet provider compiti e responsabilità che non competono a loro), pubblicità intimidatorie o addirittura terroristiche, diffusione di statistiche ottenute su dati di parte e via elencando.

E la "pirateria" continua quasi indisturbata, perché il mondo digitale offre strumenti di diffusione delle idee che nessuna legge o autodisciplina può contrastare seriamente.
Le potenzialità della Rete per la distribuzione e la condivisione dei contenuti sono state scoperte dagli utenti molto tempo prima che l'industria si accorgesse della loro esistenza. E ancora adesso i "detentori dei diritti" (ovvero i "padroni delle idee") non sembrano aver preso atto che il vecchio armamentario dell'intimidazione e della repressione non serve a nulla.
L'arroganza degli argomenti esposti nella lettera lo dimostra con chiarezza. Ma non servirà a nulla, se non a suscitare altre polemiche e a colpire qualche malcapitato, senza incidere sostanzialmente sulla circolazione illegale delle opere protette.

E' necessario battere altre strade.

(M. C.)

 

Inizio pagina  Indice della sezione  Prima pagina © InterLex 2006 Informazioni sul copyright