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 Diritto d'autore

Folena: no alla tassa sui compact disc
19.09.02

COMUNICATO STAMPA

FOLENA (DS): NO ALLA TASSA OCCULTA SUI COMPACT DISK
IL DEPUTATO DIESSINO CHIEDE AL GOVERNO SE E' INTENZIONATO A TASSARE I CD REGISTRABILI

Da alcune settimane circola su Internet la voce che il Governo stia per imporre una tassa sui compact disk registrabili, quelli che vengono utilizzati nei masterizzatori per riprodurre programmi e musica. Circola anche una petizione, promossa da una rivista on-line (www.afdigitale.it).

Ma gli stessi utenti della Rete non hanno le idee chiare. La vicenda nasce da un presunto decreto legislativo che, recependo una direttiva comunitaria, stabilirebbe questo nuovo balzello. Ma non è certo che lo schema diffuso in Rete sia originale o se invece si tratti di una bufala.

Pietro Folena, deputato diessino promotore del Forum delle opposizioni sulle nuove tecnologie, ha presentato un'interrogazione in merito al Governo.

"Sarebbe paradossale" - spiega Folena - "tutti quelli che acquistano CD Registrabili e masterizzatori dovrebbero pagare questa tassa quale indennizzo per la pirateria. Questo vuol dire che i milioni di utenti che operano nella legalità, copiando i CD per uso personale, pagherebbero una sorta di risarcimento per un crimine commesso da altri"

"Chiediamo al Governo" - conclude il deputato - "se questa notizia trapelata in Rete corrisponda a verità, e, nel caso, lo invitiamo a non istituire questo odioso e iniquo balzello, se non altro per prestare fede all'impegno elettorale di ridurre le tasse, finora del tutto disatteso".

Roma, 13 settembre 2002

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN AULA
Al Ministro dei Beni Culturali

Per sapere, premesso che:

La direttiva 2001/29/CE del Parlamento e del Consiglio europei, recepita con la legge 1° marzo 2001, n°39 (legge comunitaria), stabilisce, all'art.5, numero 2, lettera b), la possibilità che gli Stati membri introducano limitazioni alle "riproduzioni su qualsiasi supporto effettuate da una persona fisica per uso privato e per fini né direttamente, né indirettamente commerciali a condizione che i titolari dei diritti ricevano un equo compenso che tenga conto dell'applicazione o meno delle misure tecnologiche di cui all'articolo 6 all'opera o agli altri materiali interessati";

Da alcune settimane circola sulla Rete Internet una petizione per scongiurare l'introduzione di una eventuale imposta sui Compact Disk registrabili (CD-R), petizione che riporta anche il testo di uno schema di decreto legislativo in applicazione della legge comunitaria, il quale stabilirebbe l'introduzione di una quota del prezzo dei supporti e degli apparecchi atti alla registrazione, da versare alla SIAE, la quale quota, evidentemente, inciderebbe sul prezzo al pubblico dei supporti e degli apparecchi;

l'introduzione di tale quota costituirebbe un aggravio non giustificato per coloro che riproducono, ad uso personale, programmi informatici ovvero brani musicali, e non avrebbe alcuna incidenza sul fenomeno della "pirateria", configurando così la possibilità che coloro i quali, nel rispetto delle leggi, effettuano copie ad uso personale di programmi informatici e brani musicali, paghino i minori introiti causati dalla "pirateria" al posto di coloro che effettivamente operano in contrasto con le norme che tutelano il diritto d'autore;

se il Governo è a conoscenza dei fatti sopra esposti;

se il Governo non intenda assicurare ai cittadini il diritto di riprodurre ad uso personale programmi informatici, brani musicali e qualsivoglia contenuto dei supporti conosciuti come Compact Disk e simili, senza che tale diritto sia subordinato al pagamento di oneri quali quelli sopra ipotizzati.