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 Fonti normative e documenti

Risoluzione del Parlamento europeo sulla comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo
1998-2000 (COM(2000) 202 - C5-0263/2000 - 2000/2140(COS))
Processo verbale del 15/03/2001 - Edizione provvisoria

L'organizzazione e la gestione di Internet - Aspetti di politica internazionale ed europea

 

Il Parlamento europeo,

-  vista la comunicazione della Commissione (COM(2000) 202 - C5-0263/2000),

-  vista la risoluzione del Consiglio del 3 ottobre 2000,

-  vista la comunicazione della Commissione sul "Sistema dei nomi di dominio (DNS) di Internet - creazione del nome di dominio Internet di primo livello .EU (COM(2000) 421),

-  visto il documento di lavoro della Commissione sulla creazione di un dominio di primo livello .EU, COM(2000) 153,

-  viste le conclusioni del Consiglio Europeo di Feira del 19-20 giugno 2000 (SN 200/1/2000),

-  vista la sua risoluzione del 16 marzo 2000 sulla comunicazione della Commissione dal titolo  "e-Europe, una società dell'informazione per tutti"  relativa ad un'iniziativa della Commissione in occasione del Consiglio europeo straordinario di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000 (COM(1999) 687 - C5-0063/2000 - 2000/2034(COS)),

-  vista la Comunicazione della Commissione "La gestione di Internet - Gestione dei nomi e degli indirizzi Internet - Analisi e valutazione del Libro bianco del dipartimento del commercio degli Stati Uniti da parte della Commissione"  (COM(1998) 476),

-  vista la Dichiarazione della conferenza Ministeriale di Bonn del 6-8 giugno 1997 sulle  "Reti globali dell'informazione" ,

-  visto l'articolo 47, paragrafo 1, del suo regolamento,

-  vista la relazione della commissione per l'industria, il commercio estero, la ricerca e l'energia e il parere della commissione giuridica e per il mercato interno (A5-0063/2001),

A.  considerando la necessità di una rappresentanza internazionale equilibrata in seno all'ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) che tenga in debito conto tutte e cinque le aree geografiche in cui esso è presente,

B.  considerando che l'Unione Europea soffre di uno svantaggio competitivo rispetto al Nord America per quanto riguarda le infrastrutture di supporto della diffusione di Internet e che nei paesi in via di sviluppo il tasso di connessione è molto modesto,

C.  considerando il pericolo rappresentato dalla frattura numerica,

D.  considerando il beneficio che l'Unione europea potrà trarre dalla creazione di un Dominio di Livello Superiore (ccTLD) per l'Unione Europea, ".EU"  e dalla sua introduzione nel Domain Name System come richiesto all'ICANN,

E.  considerando che la gestione di Internet deve essere basata su normative a carattere generale, possibilmente attraverso forme di autoregolamentazione, che non pregiudichino lo sviluppo del settore ma siano atte a garantire l'omogeneità e la trasparenza allo scopo di assicurare funzionalità ed efficienza,

F.  considerando che l'attribuzione di nomi dei domini e degli indirizzi da parte dell'ICANN dev'essere fatta su basi non discriminatorie e in pieno rispetto della trasparenza cosi come dichiarato dal GAC (Governmental Advisory Committee) dell'ICANN al momento della definizione degli obiettivi che quest'ultima deve perseguire,

G.  considerando che il processo di internazionalizzazione e democratizzazione dell'ICANN va ultimato al fine di rendere tale organizzazione totalmente indipendente da influenze nazionali e di sottrarre a condizionamenti esterni la creazione di nuovi gTLD (domini di primo livello generici),

H.  considerando l'impulso alla gestione di Internet che l'Unione può dare e il ruolo che in tale contesto potrà essere svolto dalla Commissione nello sviluppo dell'autoregolamentazione, dell'eventuale quadro normativo europeo (ove necessario) e nella prospettiva di futuri accordi internazionali,

I.  considerando che la Commissione svolge un ruolo di rilievo nel coordinamento della gestione di Internet e nello svolgimento delle trattative con gli Stati Uniti in questo campo,

J.  considerando altresì la rilevanza delle consultazioni tra Commissione, settore privato e società civile riguardo alla gestione di Internet e che tali consultazioni vanno quindi incoraggiate,

K.  considerando la necessità di regolare i settori dell'accesso e della protezione dei dati pubblicati su Internet,

L.  considerando l'interrelazione esistente tra la diffusione di Internet e la liberalizzazione del settore delle telecomunicazioni,

1.  accoglie favorevolmente la comunicazione della Commissione;

2.  sottolinea la necessità che in seno al Comitato direttivo dell'ICANN figurino rappresentanti democraticamente eletti provenienti da tutte e cinque le aree geografiche in cui in cui esso è presente;

3.  sottolinea la necessità di stabilire l'istituzione, l'organizzazione o il rappresentante UE che per conto degli Stati membri negozierà con le organizzazioni internazionali responsabili dello sviluppo di Internet, inclusi i negoziati sul futuro funzionamento dell'ICANN; ritiene che la Commissione debba essere un'autorità leader, munita di congrue risorse, ai fini dei negoziati con i governi degli Usa e degli altri Stati del pianeta; insiste affinché né la Commissione né il governo statunitense o alcun altro governo interferiscano nell'organizzazione e nella gestione di Internet, ma diano invece alla Rete una sufficiente indipendenza e uno status giuridico internazionale atto a consentirle di costituirsi come un'impresa indipendente;

4.  reputa che il ruolo neutrale dell'ICANN debba essere rafforzato con una forte presenza dell'Unione europea che dovrà operare insieme ai governi degli USA e degli altri paesi attraverso il Comitato consultivo governativo;

5.  appoggia il mantenimento della base dell'autoregolamentazione per il funzionamento dell'ICANN, ma sottolinea che l'UE deve assicurare che l'ICANN operi all'interno dei principi dei vigenti codici internazionali, in particolare dei protocolli della WIPO;

6.  auspica che, come oggi, anche in futuro sia garantita la presenza di tutti i continenti nel Comitato direttivo dell'ICANN;

7.  richiama l'attenzione sulla necessità di definire la struttura amministrativa dell'ICANN, trattandosi di una questione fondamentale per garantire che l'attività di tale organismo dia risultati ottimali; chiede che il sistema di bilancio e di finanziamento dell'ICANN venga definito in modo chiaro e trasparente, così da consentire un controllo su base annua e da garantire la sua operatività futura, a prescindere dal fatto che l'ICANN sia gestito in modo privato; chiede inoltre che, quanto alla composizione di questo organismo, sia fissato un processo trasparente per l'adesione dei membri;

8.  ritiene che sia necessario garantire l'indipendenza dell'ICANN dal governo statunitense e stabilire il quadro giuridico cui esso dovrà fare riferimento, fermo restando che è di fondamentale importanza mantenere la neutralità sul piano internazionale, data la funzione chiave dell'ICANN ai fini dello sviluppo globale della società dell'informazione; ritiene inoltre che tutti i continenti dovrebbero avere la possibilità di essere rappresentati al suo interno;

9.  ricorda che l'Unione soffre di un ritardo rispetto al Nord America in materia di infrastrutture di telecomunicazione;

10.  sottolinea che tale ritardo rischia di pregiudicare gli operatori economici europei del settore del commercio elettronico rispetto ai loro concorrenti d'oltreoceano poiché grava sul costo delle loro attività;

11.  constata che si deve ricorrere in primo luogo agli investimenti privati al fine di finanziare la creazione di dorsali europee di trasmissione, imprescindibili per lo sviluppo di Internet nell'Unione visto l'aumento costante delle richieste relative alla larghezza di banda. Ricorda che la necessità di tali investimenti è stata sancita nel contesto dell'azione eEurope e riconosciuta dal Consiglio di Feira del giugno 2000, ma che si deve ricorrere a degli investimenti pubblici principalmente quando gli investimenti privati dovessero rivelarsi insufficienti;

12.  accoglie favorevolmente le iniziative intraprese dalla Commissione europea in vista della creazione di un Dominio di Livello Superiore (ccTLD) per l'Unione Europea e sollecita la Commissione e il Comitato dell'ICANN a cooperare affinché il ".EU"  venga creato al più presto possibile; ritiene che tali procedure di registrazione debbano rappresentare un modello di prassi eccellente a livello internazionale nel settore;

13.  sostiene il ruolo di negoziatore dell'OMPI a riguardo della registrazione di nomi di dominio che violano il diritto dei marchi e si attende che le organizzazioni presentino proposte contro altri tipi di registrazione effettuati in mala fede e che utilizzano, ad esempio, indebitamente nomi di persona o abusano di denominazioni geografiche;

14.  sottolinea che, al fine di garantire lo sviluppo di Internet all'interno dell'Unione, la Commissione debba, cooperando con l'ICANN, elaborare dei codici di condotta efficaci (se del caso, con l'introduzione di disposizioni di legge) per l'assegnazione dei nomi di domini e della loro tutela, lotta alle frodi e al cybersquatting, cosi come anche nel settore della sicurezza, della protezione e dell'accesso ai dati personali; invita a definire non soltanto il sistema di risoluzione dei conflitti tra gli Stati Uniti e l'UE, ma altresì un metodo universale, non soggetto alle diverse regolamentazioni nazionali o ai soli trattari bilaterali;

15.  insiste sull'importanza di recuperare quanto più rapidamente possibile il ritardo accumulato nel processo di realizzazione dei sette nuovi nomi di dominio e, in modo più generale, sull'importanza di procedere in modo più trasparente e democratico quando sarà il momento, in futuro, di creare altri nuovi nomi di dominio;

16.  ritiene prioritaria la rapida istituzione di un quadro normativo neutrale per la registrazione e i "registrar"  dei nomi di domini, che garantisca un ambiente aperto e competitivo per la registrazione

17.  ritiene che sia necessario stabilire in modo chiaro quali siano, in caso di controversie, le responsabilità degli organismi nazionali di gestione dei registri e delle parti contraenti il servizio; pertanto invita i governi membri a coordinare le politiche e le procedure di registrazione dei domini di alto livello dei codici nazionali, di modo che gli utenti siano trattati in modo coerente e siano previste azioni efficaci per la risoluzione delle controversie ed esorta inoltre la Commissione a promuovere procedure efficaci per una risoluzione alternativa delle controversie al fine di migliorare i codici di condotta per la registrazione dei nomi di domini;

18.  sollecita la Commissione ad ovviare al più presto al problema dell'eterogeneità delle normative nazionali vigenti o in fase di preparazione o discussione negli Stati membri; a seguito di tale revisione dovrebbe incoraggiare l'autoregolamentazione e la legislazione allo scopo di promuovere lo sviluppo di Internet in Europa garantendo l'uniformità e la trasparenza nell'Unione;

19.  chiede che si valuti periodicamente se le misure legislative o di autoregolamentazione adottate abbiano effettivamente raggiunto gli obiettivi prefissati;

20.  ritiene che le strategie di regolamentazione europee nei settori succitati debbano tendere a divenire una  "prassi eccellente"  nel mondo Internet;

21.  chiede che le norme comuni relative alla gestione di Internet facciano parte del pacchetto relativo ai negoziati per le adesioni dei candidati all'Unione europea in modo da garantire l'omogeneità tra le normative esistenti in materia su tutto il territorio dell'UE sin dal momento dell'ingresso dei futuri Stati membri;

22.  ribadisce il legame tra lo sviluppo di Internet nell'Unione e la liberalizzazione del settore delle telecomunicazioni, sottolinea la necessità di giungere al più presto alla riduzione dei costi di accesso a Internet e all'estensione di tariffe forfetarie (flat rates) e in tal senso sollecita una rapida adozione delle proposte relative al pacchetto Telecom attualmente in discussione;

23.  ricorda l'importanza di lottare contro la frattura numerica agevolando l'accesso a Internet da parte delle fasce più svantaggiate della popolazione;

24.  incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.