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Autorità per le garanzie nelle comunicazioni - Delibera 20/01/CIR

Consultazione pubblica: indagine conoscitiva riguardante le condizioni di offerta per l'accesso ai servizi Internet

(GU 25 agosto 2001, n. 197)

L'AUTORITÀ

NELLA riunione della Commissione per le Infrastrutture e le Reti del 7 agosto 2001;

VISTA la legge 31 luglio 1997, n. 249, recante "Istituzione dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo", pubblicata nel supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 197 del 25 agosto 1997;

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 19 settembre 1997, n. 318, recante il "Regolamento per l'attuazione di direttive comunitarie nel settore delle telecomunicazioni", pubblicato nel supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 221 del 22 settembre 1997;

VISTA la direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio 97/33/CE del 30 giugno 1997, relativa alla "Interconnessione nel settore delle telecomunicazioni e finalizzata a garantire il servizio universale e l'interoperabilità attraverso l'applicazione dei principi di fornitura di una rete aperta (ONP)";

VISTA la raccomandazione della Commissione Europea 98/195/CE del 8 gennaio 1998, concernente "L'interconnessione in un mercato delle telecomunicazioni liberalizzato (parte 1 -fissazione dei prezzi di interconnessione)" ed i successivi aggiornamenti;

VISTO il decreto del Ministro delle comunicazioni 23 aprile 1998, "Disposizioni in materia di interconnessione nel settore delle telecomunicazioni", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 133 del 10 giugno 1998;

VISTO il Regolamento concernente l'organizzazione ed il funzionamento dell'Autorità, approvato con delibera n.17/98 ed, in particolare, gli articoli 29 e 34;

VISTA la propria delibera n. 278/99, "Procedura per lo svolgimento di consultazioni pubbliche nell'ambito di ricerche e indagini conoscitive";

VISTA la propria delibera n. 1/CIR/98 del 25 novembre 1998, concernente "Valutazione e richiesta di modifica dell'offerta di interconnessione di riferimento di Telecom Italia del 24 luglio 1998", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, n. 289 del 11 dicembre 1998;

VISTA la propria delibera n.101/99 del 25 giugno 1999, relativa alle "Condizioni economiche d'offerta del servizio di telefonia vocale alla luce dell'evoluzione di meccanismi concorrenziali", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, n. 155 del 5 luglio1999;

VISTA la propria delibera n. 171/99 del 28 luglio 1999, recante "Regolamentazione e controllo dei prezzi di telefonia vocale offerti da Telecom Italia a partire dal 1° agosto 1999";

VISTA la propria delibera n. 1/CIR/99 del 29 luglio 1999, concernente "Disciplina della numerazione nel settore delle telecomunicazioni", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, n.193 del 18 agosto 1999 e successive modifiche;

VISTA la propria delibera n. 197/99 del 7 settembre 1999 relativa alla "Determinazione degli organismi di telecomunicazioni aventi notevole forza di mercato";

VISTA la propria delibera n. 1/00/CIR del 15 febbraio 2000, recante "Valutazione e richiesta di modifica dell'offerta di interconnessione di riferimento di Telecom Italia del luglio 1999", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 45 del 24 febbraio 2000;

VISTA la propria delibera n. 6/00/CIR dell'8 giugno 2000, recante: "Piano di numerazione nel settore delle telecomunicazioni e disciplina attuativa", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, n. 169 del 21 luglio 2000;

VISTA la propria delibera 10/00/CIR, "Valutazione e richiesta di modifica dell'offerta di interconnessione di riferimento di Telecom Italia 2000" ed, in particolare, l'articolo 9, comma 1, punto d);

CONSIDERATO che, al fine di tenere conto dei diversi aspetti di carattere giuridico, tecnico ed economico, oltre che della qualità dei servizi, l'Autorità, tramite la consultazione pubblica oggetto del presente provvedimento, intende acquisire elementi conoscitivi utili allo svolgimento dello specifico procedimento inteso a regolamentare l'introduzione di un modello di interconnessione alla rete dell'operatore notificato sull'accesso Telecom Italia, con modalità forfetaria di valorizzazione economica del traffico di accesso alla rete Internet;

CONSIDERATO che, in particolare, l'Autorità intende acquisire elementi conoscitivi relativamente agli effetti sulla concorrenza nel mercato di Internet derivanti dall'adozione di un modello di interconnessione forfetario per il traffico Internet, generalmente indicato con il nome "FRIACO";

RAVVISATA l'urgenza della consultazione oggetto del presente provvedimento, l'Autorità ritiene di limitare a 45 giorni, decorrenti dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del documento il termine entro il quale i soggetti invitati presentano all'Autorità medesima le previste comunicazioni;

VISTO il documento per la consultazione proposto dal Direttore del Dipartimento Regolamentazione;

DELIBERA

Articolo 1

  1. E' indetta la consultazione pubblica concernente una indagine conoscitiva sulle condizioni di offerta per l'accesso ai servizi Internet.

  2. Il documento per la consultazione è riportato nell'allegato A della presente delibera e ne costituisce parte integrante.

  3. Ai sensi ed ai fini della delibera n. 278/99, le comunicazioni di risposta alla consultazione pubblica dovranno pervenire entro 45 giorni dalla pubblicazione del presente provvedimento nella Gazzetta Ufficiale.

Il presente provvedimento è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, nel Bollettino ufficiale e nel sito web dell'Autorità.

Roma, 7 agosto 2001

IL PRESIDENTE
Enzo Cheli

IL SEGRETARIO DELLA COMMISSIONE INFRASTRUTTURE E RETI
Vico Vicenzi

Allegato A alla Delibera n. 20/01/CIR

CONSULTAZIONE PUBBLICA CONCERNENTE L'INDAGINE CONOSCITIVA RIGUARDANTE LE CONDIZIONI DI OFFERTA PER L'ACCESSO AI SERVIZI INTERNET

Documento per la consultazione

L'AUTORITÀ

Nell'ambito dell'istruttoria finalizzata alla valutazione dell'introduzione di un'offerta di interconnessione forfetaria per il traffico Internet, generalmente indicato con il nome "FRIACO", intende acquisire elementi conoscitivi sulle condizioni di offerta per l'accesso ai servizi Internet tramite consultazione pubblica.

L'Autorità intende, inoltre, nell'ambito dell'istruttoria sul tema, acquisire elementi utili a comprendere le modalità operative ad oggi disponibili per procedere ad un'equa e non discriminatoria valorizzazione del prezzo di un'interconnessione su base forfetaria per il traffico Internet, anche alla luce dell'esperienza già condotta in materia in altri stati della Comunità Europea.

L'Autorità, ai sensi della propria delibera n. 278/99 recante "Procedura per lo svolgimento di consultazioni pubbliche nell'ambito di ricerche e indagini conoscitive", ed al fine di acquisire elementi di informazione e documentazione in merito alla tematica relativa,INVITA

  • i soggetti licenziatari;
  • i soggetti che hanno espresso interesse a candidarsi quali licenziatari per la prestazione di reti e servizi di tlc;
  • i soggetti dotati di autorizzazione generale per l'erogazione di servizi Internet;
  • le associazioni portatrici di interessi pubblici;
  • altri soggetti potenzialmente interessati,

a far pervenire all'Autorità una comunicazione contenente la propria posizione in merito al tema oggetto di consultazione, per le parti di interesse.

Le comunicazioni, recanti la dicitura "Consultazione pubblica sulle condizioni di offerta per l'accesso ai servizi Internet", nonché l'indicazione della denominazione del soggetto rispondente, dovranno essere fatte pervenire, entro 45 giorni dalla pubblicazione del presente documento, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o raccomandata a mano, al seguente indirizzo:

Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
Dipartimento Regolamentazione
Centro Direzionale is. B5 - "Torre Francesco"
80143 Napoli

Per semplificare la fase di analisi delle risposte alla consultazione, è gradito l'inoltro anticipato delle stesse, in formato elettronico, al seguente indirizzo e-mail: regolamentazione@agcom.it, recando in oggetto la denominazione del soggetto mittente seguita dalla dicitura sopraindicata.

In particolare la comunicazione deve essere strutturata in maniera da contenere le osservazioni del mittente, in maniera puntuale e sintetica, sugli argomenti di interesse di seguito descritti, preferibilmente nel rispetto dell'ordine espositivo proposto.

1. Introduzione

Dopo il successo della formula Free Internet, che ha consentito il decollo dell'Internet di "massa" in Italia, molti operatori hanno manifestato l'esigenza di introdurre delle nuove formule di accesso basate su diverse modalità di pagamento, utili a stimolare un ulteriore sviluppo del mercato in un regime di libera competizione.

In tale ambito, l'obiettivo della presente consultazione è comprendere gli spazi di mercato ed il contesto regolamentare in merito ad "un'offerta forfetaria di accesso ad Internet" in Italia.

Nell'offerta di servizi di accesso ad Internet possono essere distinti due attori principali: l'operatore di rete di telecomunicazioni e l'Internet Service Provider (ISP).

Il compito dell'operatore di rete è di consentire la connessione tra l'utente finale del servizio ed il POP (Point of Presence) dell'ISP; quest'ultimo provvede a "estendere" il collegamento dell'utente finale verso i Content Service Provider ed in generale verso la rete Internet.

L'apertura della concorrenza sulle reti di telecomunicazioni ha introdotto un terzo attore nel modello descritto. Difatti, avendo l'ISP la possibilità di attestare il proprio POP sulla rete di un qualsiasi operatore licenziatario, le funzionalità inizialmente svolte esclusivamente dall'operatore di rete possono allo stato essere suddivise tra due diversi soggetti: l'operatore d'accesso (ruolo allo stato svolto da Telecom Italia), che provvede a gestire la raccolta del traffico ed il suo trasporto fino ad un punto di consegna prestabilito, e l'operatore di terminazione che provvede invece a trasportare tale traffico fino al POP dell'Internet Provider.
In tale modello è possibile individuare almeno tre relazioni commerciali:

  1. tra ISP ed utente finale;
  2. tra operatore di terminazione ed ISP;
  3. tra operatore d'accesso ed operatore di terminazione.

Le caratteristiche di dette relazioni commerciali dipendono tra l'altro dalla tecnologia scelta per il collegamento tra l'utente finale e l'operatore d'accesso (rete telefonica, xDSL,.).

Nel caso in cui la tecnologia d'accesso utilizzata sia la rete telefonica commutata (accessi dial-up), l'offerta rivolta dall'ISP all'utente finale tiene conto sia della struttura dei costi diretti dell'ISP (costi di apparati, banda di collegamento ad Internet nazionale ed internazionale, .) sia di quella dei beni intermedi (traffico sviluppato al punto di consegna tra i due operatori di rete, traffico terminato sul POP,.).
In altri termini l'utente finale deve sostenere due principali voci di costo: il servizio di collegamento ad Internet ed il traffico telefonico.
Allo stato, in analogia al servizio di telefonia vocale, il traffico telefonico di accesso ad Internet è prevalentemente addebitato all'utente finale su base minutaria. Come già realizzato in altri paesi europei, si può ipotizzare una modalità di commercializzazione di tale traffico di accesso ad Internet non più su base minutaria ma su base forfetaria.
Con riferimento alle tre relazioni commerciali precedentemente introdotte, l'offerta di accesso ad Internet forfetaria può essere, dunque, così differenziata:

  • offerta forfetaria che l'ISP rivolge all'utente finale (denominata nel seguito offerta dial-up flat rate o forfetaria), in cui le due voci di costo traffico telefonico e servizio di collegamento si traducono in un canone unico sostenuto dall'utente indipendentemente dal volume di traffico sviluppato;
  • offerta forfetaria che l'operatore di terminazione rivolge all'ISP (denominata nel seguito offerta di traffico end-to-end forfertaria per ISP), con la quale l'ISP raccoglie il traffico Internet dall'operatore di terminazione presso il quale è attestato, con una valorizzazione economica indipendentemente dal volume;
  • offerta forfetaria che l'operatore di accesso rivolge all'operatore di terminazione (denominata nel seguito offerta FRIACO - Flat Rate Internet Access Call Origination) che prevede che il traffico di interconnessione raccolto dall'operatore d'accesso sia valorizzato in maniera forfetaria e indipendentemente dai volumi effettivamente sviluppati.

Obiettivo della consultazione è acquisire elementi utili di valutazione relativamente all'introduzione di una modalità di interconnessione forfetaria sia come modalità atta a sostenere offerte finali dial-up forfetarie sia quale strumento che può consentire lo sviluppo di ulteriori modelli di offerte finali utili allo sviluppo della concorrenza.

2. L'offerta di accesso ad Internet

Nell'attuale scenario di mercato dei servizi di accesso ad Internet è possibile identificare le principali tecnologie ad oggi disponibili per il collegamento dell'utente finale alla rete dell'operatore di accesso:

     

  • Dial-up: utilizza il canale telefonico per raggiungere il punto di accesso alla rete Internet in modalità commutata. I punti terminali del canale telefonico devono essere dotati di modem o di adattatori in funzione della tecnologia utilizzata. Le velocità di trasmissione sono fino a 56 kbit/s nel caso della Rete Telefonica Generale (RTG), 64 kbit/s o 128 kbit/s nel caso ISDN.
  • xDSL (allo stato ADSL e HDSL): condivide con la rete commutata solo il collegamento terminale verso l'utente, cioè i doppini telefonici. Per la trasmissione utilizza una banda di frequenza diversa da quella fonica e quindi sin dal lato cliente è possibile distinguere il traffico fonico da quello dati diretto a Internet. Le velocità di trasmissione sono asimmetriche nel caso di ADSL e simmetriche nel caso HDSL. Sono presenti sul mercato varie offerte caratterizzate da diverse combinazioni di velocità nelle due direzioni. Alcuni esempi sono: i) accesso fino a 256 Kbit/s in ricezione e 128 Kbit/s in trasmissione; ii) accesso fino a 640 kbit/sec in ricezione e fino a 128 kbit/sec in trasmissione; iii) accesso fino a 2 Mbit/sec in ricezione e fino a 640 kbit/sec in trasmissione.
  • CDN: si utilizzano circuiti dedicati per la trasmissione dei dati fino al POP dell'ISP. La velocità di trasmissione per interfaccia può raggiungere i 155 Mbit/s.
  • Satellitare: il collegamento tra utente finale ed ISP avviene tramite un satellite e può essere bidirezionale o unidirezionale dal satellite verso il terminale. In quest'ultimo caso per inviare dati e per le richieste di caricamento bisogna fare ricorso ad una diversa modalità di connessione, ad esempio la linea telefonica. Nella direzione dal satellite al terminale si possono avere velocità di trasmissione fino a 45 Mbit/s.

I modelli di commercializzazione delle offerte di accesso ad Internet apparsi sul mercato fino ad oggi possono essere ricondotti ad una delle categorie riportate qui di seguito:

  • Gratuito: l'utente accede ad Internet in maniera completamente gratuita. Non viene richiesto all'utente di corrispondere né il canone di abbonamento né il traffico telefonico generato dalla connessione ad Internet. Tale modalità non è allo stato utilizzata stanti le difficoltà di finanziamento di un sistema totalmente basato sui ricavi derivati dalla pubblicità.
  • Free Internet: l'utente non corrisponde il canone di abbonamento, ma solamente il traffico telefonico generato per la connessione ad Internet.
  • Abbonamento + Traffico telefonico: L'utente corrisponde sia il canone di abbonamento sia il traffico telefonico generato dalla connessione ad Internet.
  • Forfetario (Flat rate): L'utente corrisponde esclusivamente un canone di abbonamento che comprende un numero illimitato di minuti di connessione.
  • Semi-forfetario (Semi-flat): l'utente corrisponde un canone di abbonamento che gli permette di connettersi senza dovere sostenere alcun onere aggiuntivo, in fasce orarie e/o giorni della settimana prestabiliti. Al di fuori delle fasce orarie prestabilite l'utente corrisponde una tariffa minutaria.
  • Forfetario limitato: l'utente corrisponde un canone di abbonamento che comprende un numero limitato di minuti di connessione, esauriti i quali l'utente dovrà corrispondere una tariffa minutaria o acquistare nuovi minuti di connessione.
  • Abbonamento + traffico a Mbyte: l'utente corrisponde un canone di abbonamento in aggiunta al quale corrisponde un importo proporzionale alla quantità di dati trasmessi.

Lo scenario competitivo del mercato dell'accesso ad Internet è attualmente caratterizzato da una prevalenza della modalità di accesso dial-up, per la quale sono disponibili numerose modalità commercializzazione, di cui il modello largamente prevalente è quello "free".
Nel corso degli ultimi mesi, però, in seguito all'introduzione di una serie di offerte ADSL a prezzo contenuto, rivolte ad un'utenza di tipo residenziale, si è assistito ad una migrazione dell'utenza più esigente verso questa nuova modalità di accesso, per la quale i modelli di commercializzazione sono, allo stato, di tipo forfetario.
Tale fenomeno si sta sviluppando in Italia in uno scenario che vede che il servizio di Unbundling Local Loop (ULL) in fase di attuazione, ciò comportando una concorrenza diretta nel mercato dell'accesso, che potrà favorire la discesa dei prezzi e quindi l'ulteriore diffusione della tecnologia ADSL e le relative modalità di accesso ad Internet.

Nell'ambito dello scenario brevemente descritto, si pongono i seguenti quesiti:

q.1) Quale si ritiene sia il mercato di riferimento dell'offerta dial-up forfetaria e quale potrebbe essere l'impatto sull'attuale mercato dei servizi Internet, con riferimento ai modelli già diffusi quali l'offerta ADSL rivolta al mercato residenziale?
q.2) Quali sono le condizioni che rendono commercialmente sostenibile per un ISP l'offerta ai propri clienti di accesso ad Internet dial-up forfetaria?
q.3) Considerata la possibilità che l'introduzione di un modello di commercializzazione forfetario incrementi il tempo di collegamento degli utenti alla rete, si ritiene che il ruolo degli Application Service Provider (ASP) e dei Content Service Provider (CSP) nel modello di business complessivo dei servizi Internet si modifichi?
q.4) Quali problematiche di fatturazione potrebbe incontrare un ISP nella fornitura di un servizio di accesso dial-up forfetaria?
q.5) Si ritiene opportuno definire delle norme che rendano più chiare le condizioni di offerta per i servizi di accesso ad Internet? Se si, di che tipo?

Come risulta da alcuni studi in materia svolti in altri paesi europei, con l'introduzione di modalità di commercializzazione forfetarie del traffico Internet si modificano le caratteristiche statistiche del traffico, evidenziando due fenomeni differenti: da un lato si eliminano i picchi in corrispondenza dell'ora di passaggio dalla fascia peak a quella off-peak del traffico telefonico; dall'altro gli utenti sono portati a mantenere la connessione sempre attiva ("always on") anche durante i momenti di non utilizzo del servizio.

q.6) Quali sono le osservazioni in merito ai due fenomeni precedentemente descritti? Quali azioni possono essere messe in atto per evitare/limitare il fenomeno dell'"always on"?
q.7) Si prega di fornire, se disponibili, statistiche di traffico dial-up in relazione alla diverse modalità di commercializzazione precedentemente descritte.

3. Il traffico Internet nel mercato dell'interconnessione: il modello FRIACO

Attualmente, tutte le modalità di valorizzazione del traffico al punto di interconnessione sono minutarie; in particolare, i modelli tecnico-economici di interconnessione tra Telecom Italia e OLO per il traffico dial-up sono:

  • Terminazione con fatturazione a carico Telecom Italia: ove Telecom è titolare dei ricavi da traffico telefonico e provvede a remunerare l'OLO per il servizio di terminazione delle chiamate sul POP - è applicato ad esempio quando l'ISP utilizza numerazioni geografiche in capo all'OLO;
  • Raccolta con fatturazione a carico Telecom Italia: ove l'OLO è titolare dei ricavi da traffico telefonico e provvede a remunerare Telecom per il servizio di raccolta delle chiamate fino al punto di interconnessione relativi e per la prestazione di fatturazione e copertura dell'eventuale rischio di insolvenza - è applicato ad esempio quando l'ISP utilizza numerazioni non geografiche del tipo 848;
  • Raccolta con fatturazione a carico OLO: ove l'OLO è titolare dei ricavi da traffico telefonico e provvede a remunerare Telecom per il servizio di raccolta delle chiamate fino al punto di interconnessione - è applicato ad esempio quando l'ISP utilizza numerazioni geografiche e l'utente antepone il codice di Carrier Selection dell'OLO ad es. 10XY 06. .

In tutti i modelli descritti il traffico di interconnessione, sia esso in raccolta o in terminazione, viene allo stato tariffato in modalità minutaria.
Il modello di forfetario FRIACO, introduce una nuova modalità di valorizzazione del traffico di interconnessione rivolto a numerazioni per i servizi Internet, e può essere considerato come un caso particolare del modello di raccolta.

Il modello FRIACO, come sua caratteristica peculiare, prevede che l'OLO corrisponda un canone mensile per ogni canale di collegamento attivato con la rete di Telecom, indipendentemente dall'effettivo utilizzo in termini di traffico, cioè indipendentemente dai volumi di traffico raccolto dalla rete di accesso.

Per definire correttamente le caratteristiche del modello di interconnessione FRIACO è opportuno tener anche presente che l'infrastruttura di rete utilizzata è stata progettata e realizzata per il servizio telefonico.
Le differenti statistiche di traffico dei collegamenti alla rete Internet, influenzate anche dal modello di commercializzazione forfetario, hanno un impatto sulla rete telefonica, che in funzione dell'architettura di rete e del volume del traffico, si può manifestare a diversi livelli della rete stessa (SGU, tra SGU e SGT e tra SGT).
E', altresì, evidente che occorre mantenere alta la qualità del servizio all'utente finale, evitando il verificarsi di situazioni di congestione della rete. A tale scopo possono, peraltro, essere adottati diversi accorgimenti tecnici. Ad esempio, l'introduzione di una specifica numerazione (decade 7) per distinguere il traffico Internet da quello fonico è in tale direzione: è sufficiente analizzare la prima cifra del numero composto per poter distinguere il traffico Internet da quello fonico.
Una volta distinto, il traffico Internet può essere trattato nel modo più appropriato, attivando degli opportuni accorgimenti tecnici per limitare gli impatti negativi sulla rete telefonica e massimizzare l'efficienza di rete.

q.8) Quale relazione sussiste tra l'interconnessione FRIACO e le offerte di accesso ad Internet dial-up forfetarie?
q.9) Il modello FRIACO potrebbe essere utilizzato anche per il traffico di interconnessione relativo ad offerte finali di accesso ad Internet non forfetarie? Se sì, con quali vantaggi?
q.10) Quali sono gli impatti in termini di dimensionamento delle reti di fonia conseguenti all'introduzione di un modello di interconnessione FRIACO? Quali potrebbero essere gli eventuali accorgimenti tecnici da introdurre?
q.11) Con riferimento alla struttura di rete di Telecom Italia, a che livello di interconnessione è opportuno prevedere che il traffico FRIACO sia consegnato all'OLO? E' necessario prevedere diversi livelli di interconnessione? Se sì, quali e perché?
q.12) Quale si ritiene siano i criteri e l'algoritmo da utilizzare per determinare il valore delle tariffe FRIACO? In particolare, quali dovrebbero essere i parametri di traffico e di costo da utilizzare?
q.13) Si ritiene che gli ISP debbano avere accesso diretto all'offerta FRIACO alle stesse condizioni economiche degli OLO, oppure sia opportuno mantenere l'attuale modello che prevede che le offerte di interconnessione siano rivolte agli operatori licenziatari?

4. Scenari evolutivi

La maggiore diffusione dei servizi di Unbundling, l'eventuale introduzione dell'accesso condiviso per il doppino d'utente (Shared access), consentiranno agli OLO una maggiore flessibilità per la raccolta del traffico verso Internet.
Ulteriori opportunità verranno offerte dalla possibilità di utilizzare un'interconnessione a livello IP tra ISP/OLO e Telecom, per la consegna del traffico dial-up originato sulla rete di fonia.
Infine, occorre considerare le variazioni del mercato Internet derivanti dalla crescente diffusione di sistemi mobili per l'accesso alla rete.

q.14) Quali possono essere gli impatti delle nuove tecnologie sull'architettura di rete tradizionale, con particolare riferimento ai modelli di interconnessione?
q.15) Nello scenario di sviluppo della rete, come si introduce il modello FRIACO e quali potrebbero essere le sue evoluzioni?

È gradito l'invio di note di approfondimento a corredo della risposta fornita alla presente consultazione.

Le comunicazioni inviate dai soggetti che hanno aderito alla consultazione non precostituiscono alcun titolo, condizione o vincolo, rispetto ad eventuali successive decisioni dell'Autorità stessa, hanno carattere meramente informativo per i summenzionati fini conoscitivi. Si prega di indicare nella risposta il grado di accessibilità ai terzi della documentazione inviata.

Una sintesi elaborata dall'Autorità delle risultanze della consultazione è pubblicata, al termine dell'esame delle comunicazioni pervenute, sul Bollettino Ufficiale dell'Autorità e sul sito Web dell'Autorità stessa, all'indirizzo http://www.agcom.it/.