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 Nomi a dominio

Fermare il disegno di legge sui nomi a dominio
Comunicato stampa dell'associazione Puntoit - 15.02.01

Puntoit, l'associazione italiana per lo sviluppo della internet economy, alla quale aderiscono oltre 2500 operatori del settore, esprime la sua ferma opposizione al disegno di legge, approvato il 31 gennaio, che dovrebbe regolare la registrazione dei nomi a dominio .it .

"Il testo del ddl, nella sua ultima formulazione, - secondo Luigi Gambardella presidente di Puntoit - aggiunge inutile burocrazia alle regole per la registrazione dei nomi a dominio." L'effetto immediato - sempre secondo il presidente di Puntoit - sarà quello di rallentare notevolmente le procedure, con il rischio che molti interessati preferiscano la rapida registrazione nei domini internazionali, con grave pregiudizio per l'immagine del nostro Paese nel mercato globale."

"Inoltre il testo - per Paolo Nuti Vicepresidente di Puntoit - vincola tutti i soggetti italiani e i soggetti stranieri che operano su registri italiani, e stabilisce una singolare asimmetria a favore dei soggetti e dei registri stranieri che non possono essere vincolati da una norma dell'ordinamento italiano, non tiene conto del fatto che nell'ordinamento mondiale dell'internet il riconoscimento di uno o più enti di registrazione, anche per i domini nazionali, è riservato unicamente alla ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers). Quindi il governo di un singolo Paese non può fare altro che prenderne formalmente atto."
"IL DDL - sempre secondo Paolo Nuti - aggiunge confuse disposizioni sulle responsabilità degli operatori, senza distinguere tra chi accede alla rete, chi vi immette contenuti e chi svolge compiti di "mero trasporto" delle informazioni, in totale contrasto con la normativa europea"

"Si dovevano scrivere le poche regole necessari e a evitare l'accaparramento dei nomi a dominio. Il risultato, se il DDL dovesse passare in questa formulazione, -secondo Puntoit, l'associazione che riunisce operatori italiani di internet e del settore telecom - sarà la chiusura degli spazi di discussione e il trasferimento all'estero di tutti i servizi, compresa la registrazione dei domini ".it" e di quelli, ormai imminenti, ".eu".